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Rogers Waters, uno dei pochi sostenitori di Julian Assange

ROGER WATERS, UNO DEI POCHI CHE SOSTIENE ASSANGE, È STATO SCHEDATO DAL SITO UCRAINO MYROTVORETS

Il sito ucraino Myrotvorets, legato all’SBU (l’agenzia dei servizi segreti e per il mantenimento dell’ordine pubblico dell’Ucraina), che pubblica informazioni personali su coloro che sono considerati “nemici dell’Ucraina” ha schedato Roger Waters per aver diffuso “propaganda anti-ucraina”. Anche Aleksandar Dugin è schedato nello stesso sito (https://myrotvorets.center/criminal/?cf%5Bname%5D=%D0%90%D0%BB%D0%B5%D0%BA%D1%81%D0%B0%D0%BD%D0%B4%D1%80+%D0%93%D0%B5%D0%BB%D1%8C%D0%B5%D0%B2%D0%B8%D1%87+%D0%94%D1%83%D0%B3%D0%B8%D0%BD&cf%5Bcountry%5D&cf%5Baddress%5D&cf%5Bphone%5D&cf%5Bdesc%5D)

Ricordiamo che il sito è lo stesso che aveva schedato il giornalista Andrea Rocchelli, successivamente ucciso.

Link alla scheda di Waters: https://myrotvorets.center/criminal/uoters-rodzher/?s=35

Concerto di Rogers Waters
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LA BUFALA DI DUGIN IDEOLOGO DI PUTIN

La scorsa notte c’è stato un attentato contro Alexander Dugin in cui è rimasta uccisa sua figlia. Stando alle prime indiscrezioni i responsabili sarebbero sabotatori agli ordini di Kiev. In seguito a questo fatto il nome di Dugin è apparso sui giornali di tutto il mondo, spesso presentandolo come l’ideologo di Putin. Questa è una grossolana bufala.
Putin è un politico estraneo alle ideologie, lui è puro pragmatismo. Tuttavia Putin dice di riconoscersi nei valori conservatori, cosa che ad ogni modo è ben diversa dal definirsi conservatore.
Dugin è più popolare in occidente che in Russia dove non è visto di buon occhio non tanto per le sue posizioni, quanto per la sua condotta. Dugin insieme a Limonov è stato il co-fondatore del Partito Nazional-Bolscevico, organizzazione sciolta dalle autorità russe che ne hanno arrestato i dirigenti che non si fossero dissociati: Limonov è finito in galera e Dugin si è salvato nel disonore (i russi non sono teneri con i rifarditi). Successivamente, in Russia la reputazione pubblica di Dugin si è completamente annullata man a mano che uscivano le testimonianze di ciò che fosse il Partito Nazional-Bolscevico: un concentrato di falsità. La linea era la fantomatica fusione tra alcune istanze sociali e un becero bigottismo ultra reazionario che in particolar modo si scagliava contro omosessuali e drogati; poi si è scoperto che le condotte dei militanti fossero diametralmente opposte, molti erano proprio omosessuali e drogati.
Dugin è stato maltrattato in quasi tutte le università russe, è sostanzialmente un emarginato.
Tuttavia Dugin è stato consulente di alcuni politici russi, ma mai di Putin.
Volendo eccedere in buona fede, si può dire che potrebbe esserci stata confusione al riguardo di un possibile rapporto tra Dugin e Putin per via del fatto che entrambi sostenevano un progetto di integrazione euroasiatica, ma i due disegni erano declinati in maniera estremamente diversa.
Non c’è alcun legame provato tra Dugin e Putin, a tal riguardo giova notare che Dugin è un collezionista di foto con personaggi famosi e (ad oggi) non risulta che ce ne sia alcuna con Putin.
Chi insiste nel proporre la bufala di Dugin ideologo di Putin lo fa per demonizzare il Presidente russo e per spaventare gli europei, in sostanza si tratta di megafoni della propaganda di guerra.
A Dugin va la solidarietà per il lutto subito, ma il giudizio politico sulla sua persona rimane invariato.

Alberto Fazolo – nato a Roma nel 1979, Fazolo è economista, giornalista, scrittore e attivista politico. Ha vissuto due anni nel Donbass, dal 2015 al 2017. Nel corso della sua carriera, Fazolo ha scritto libri sulla situazione che l’Ucraina sta vivendo dal colpo di stato del 2014 quando fu estromesso dal suo incarico Viktor Janukvich. Fazolo si è recato nel Donbass e ha documentato la resistenza delle popolazioni locali contro le milizie che si rifanno chiaramente al nazismo e al fascismo. Il suo libro più famoso è “In Donbass non si passa. La resistenza anifascista alle porte dell’Europa”

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Il think tank statunitense RAND Corporation ha scritto (https://www.rand.org/content/dam/rand/pubs/research_reports/RR1800/RR1826/RAND_RR1826.pdf) nel 2017 che, nonostante i resoconti dei media occidentali sui presunti “legami e connessioni” di Dugin con la leadership russa, è “forse considerato meglio come un provocatore estremista con un impatto limitato e periferico che come un influente analista con un impatto diretto sulla politica”.

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Tentativo di assassinio

A Mosca, un’autobomba, tentando molto probabilmente di colpire il famoso filosofo russo Aleksandr Dugin, uccide invece sua figlia, Daria Dugina, 30 anni, mentre entrambi stavano tornando a casa dal festival “Tradizione e famiglia” in Russia capitale.

L’obiettivo degli assassini di Daria Dugina era suo padre – scrive il capo del DPR Denis Pushilin.

“Vili farabutti! I terroristi del regime ucraino, cercando di eliminare Alexander Dugin, hanno fatto saltare in aria sua figlia. In macchina. Beato ricordo di Daria, è una vera ragazza russa”

Secondo i media russi Darya Dugina stava rientrando assieme al padre Alexander da una manifestazione e solo all’ultimo momento il padre di sarebbe seduto su un’altra macchina scampando alla morte.

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A questo link, ulteriori possibili spiegazioni:

https://it.insideover.com/politica/la-morte-di-darya-dugina-e-un-messaggio-a-putin.html

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Gli americani e la CIA

“Gli Americani usano la stessa tecnica in ogni parte del mondo. Prima di tutto, cominciano con la penetrazione economica, per il tramite dell’oligarchia di cui parlavo poc’anzi, la quale vi trova un interesse sostanziale… Poi è la volta delle pressioni politiche, più o meno dirette, in tutti i settori politici. Così, se non possono comprare e controllare le forze politiche nazionali, gli Americani tentano di farle esplodere e di dividerle. La CIA è maestra nell’organizzare le provocazioni.”

Juan Domingo Perón (1895-1974), da un’intervista del 1968 al Generale

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🔵 I legali di Julian Assange hanno annunciato di aver citato in giudizio la Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti e l’ex Segretario di Stato Mike Pompeo […]

articolo completo ⤵️

https://www.lindipendente.online/2022/08/16/la-contromossa-di-julian-assange-causa-alla-cia-per-spionaggio/

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Splendida analisi di Andrea Zhok

La morte del giornalista Piero Angela – riposi in pace – con le reazioni laudative che vi sono succedute credo gettino una luce interessante su alcune dinamiche culturali in questo paese.

Ricordo di aver visto qualche volta alcune trasmissioni di “divulgazione scientifica” promosse dal nostro, di cui apprezzavo il garbato eloquio, la brillante capacità espositiva, provando al contempo spesso disagio di fronte ai contenuti proposti. Al tempo mi dicevo che, dopo tutto, nonostante l’estrema inappropriatezza di far passare quanto veniva esposto per “avvicinamento alla scienza”, tuttavia, magari, una loro funzione socialmente utile quelle trasmissioni ce l’avevano, almeno nell’avvicinare a colpi di suggestioni qualche giovane all’indagine scientifica. Non escludo che qualcuno ne abbia davvero tratto ispirazione avviando un percorso di studio fecondo.

Tuttavia l’eleganza espositiva di cui sopra era il correlato di un’operazione di “narrativizzazione” della pratica scientifica che ne copriva e celava costantemente la natura. La scienza veniva trasformata in una “narrazione autorevole ed univoca”, che separava con un bel taglio netto la verità scientifica, immaginata come un monolite, suggestivo ma inscalfibile -dall’ignoranza, dal pregiudizio, dall’irrazionalità del senso comune.

Si trattava insomma di una replica, ad un secolo di distanza, del più ingenuo paradigma positivista, in cui tutta la mutevolezza nel tempo dei paradigmi scientifici, tutte le enormi questioni di sociologia della scienza (che definisce quali tesi una società storica è disposta a testare, prima ancora di accettarle), tutta la complessità metodologica delle singole scienze nei singoli campi, tutti i poderosi problemi posti dalla pluralità inconciliabile delle varie concettualità scientifiche veniva spazzato via, per generare una storiella dogmatica, abbastanza accattivante da risultare suggestiva.

Col tempo il disagio che provavo di fronte a quel modo di “divulgare” mi si è chiarito. Di fatto, presentata in quel modo (beninteso, inevitabile per il mezzo televisivo) la scienza si riduceva ad una selezione di risultati, deprivati del processo di cui erano risultati, che venivano enunciati come una nuova mitologia. Gli “scienziati” diventavano una sorta di classe sacerdotale, omogenea e concorde, che esponeva il Verbo.

Naturalmente non bisogna pensare neanche per un momento che tutto ciò sia “colpa di Piero Angela”, che faceva in modo professionale ciò che gli veniva chiesto di fare. Tuttavia quel tipo di trasmissioni incarnavano in modo esemplare una tendenza potente ed esiziale, manifestatasi a partire dagli anni ’50, una tendenza riduzionistica e semplificatoria, ma anche ricostruttiva di una nuova mitologia, una nuova dogmatica, una nuova verità rivelata, spacciata per “scienza”.

È alla luce di quel processo che abbiamo iniziato ad immaginare che i detentori della verità-sul-bene-delle-società fossero gli “scienziati economici”, e più di recente che i detentori della verità sulla morale e la salvezza pubblica dovessero essere dei “medici”.

È alla luce di quel processo che l’economia è stata ridotta ad un singolo filone dominante, proposto come il Vero, e similmente che una gestione pandemica altamente politicizzata è stata trasformata nell’unica possibile verità sul bene pubblico, da difendere anche con la censura, la minaccia, la punizione dei dissenzienti.

Ciò che inizialmente poteva presentarsi come benevola semplificazione con intenti divulgativi è diventata la costruzione di una nuova dogmatica, un monstruum che ignora nella maniera più spettacolare cosa sia la realtà della pratica scientifica. E questa dogmatica è divenuta il sostegno di “autorevolezza” ad una politica, che la sua di autorevolezza l’aveva persa da tempo.

La condizione in cui ci troviamo è paradossale: siamo in una delle fasi più astratte, scollegate dalla realtà e sistematicamente falsificate della storia, in cui le mitopoiesi giornalistiche hanno sostituito ogni straccio di rapporto autentico col mondo. E questa epoca della grande falsificazione, dell’irrazionalità imperante, viene presentata come il trionfo della ragione scientifica.

Confesso di avere un timore che in questo momento può sembrare prematuro, ma che invece vedo abbastanza prossimo. Quando gli ipnotizzati dagli stilemi pseudoscientifici che si sono imposti in occidente negli ultimi settant’anni (e negli ultimi due anni in modo iperbolico) comprenderanno l’estensione e la gravità delle falsificazioni di cui sono caduti vittime nel nome della “scienza”, ad uscirne distrutta e screditata non sarà la strumentalizzazione dogmatica di cui sopra, ma proprio la scienza senza virgolette, l’appello alla ragione e alla dimostrazione.
E così passeremo da un danno grave ad un danno ancor più grave.

(Andrea Zhok – filosofo e accademico italiano, professore di Antropologia filosofica e Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Milano. Si laurea in Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Milano con una tesi su Max Scheler, discussa sotto la supervisione di Carlo Sini, di cui è allievo.)

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Ho trovato una cosa

Ho trovato una cosa che non mi convince.

In qualche post precedente vi raccontavo dei due partiti a cui si è unito UCDL di Erich Grimaldi. Eppure, scavando nel passato di uno dei due leader, leggo che era pro green pass, a parte pro vaccino…

A me non sta tanto bene.

Qualcuno faceva notare la cosa su Facebook ed UCDL rispondeva…

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Mondo multipolare

La più maestosa nave petroliera del mondo è diretta a Cuba con oltre 700.000 barili di greggio.

È un regalo della Russia di Putin al popolo cubano dopo la catastrofe causata dall’incendio iniziato lo scorso 5 agosto a Matanzas.

Il carico vale 70 milioni di dollari e dovrebbe arrivare a Cuba stasera.

Mentre gli USA e l’Europa proseguono nel criminale Bloqueo e nella spietata guerra economica contro Cuba, in un mondo sempre più multipolare si moltiplicano gli atti di solidarietà e internazionalismo nei confronti dell’Isola Ribelle.

(Dal Canale Telegram di Giuseppe Masala)

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10 Volte Meglio, UCDL e il partito Animalista

Rispetto e Gentilezza. Se potessi scegliere di inserirli in programma elettorale, se fosse possibile trasmetterli, avremmo già vinto… Non come partito, come persone, tutti. Quella gentilezza fatta di “buongiorno” e “buonasera” dimenticati, di cura e attenzione ai tempi degli anziani quando devono scendere da una macchina e intralciano la nostra fretta spesso inutile. Il rispetto di chi la pensa diversamente da noi, non solo perché diverso da noi, senza pensare che sia nostra la verità delle cose. Quel rispetto che ci porta ad ascoltare, a riflettere, a volte addirittura a cambiare idea, cosa che oggi sembra così incomprensibilmente difficile a tanti. Al di là dell’educazione, della famiglia e della scuola, chi ci insegna tutto ciò sono gli animali. Il regno animale è costellato di gentilezza e rispetto, anche quando il più forte vince e sempre per una buona ragione, che non è mai pretestuosa. Ecco, se non possiamo comprimere gentilezza e rispetto in una legge, certamente posso garantire che saranno le due forze, unitamente alla passione e alla voglia di fare, che connoteranno il mio, il nostro cammino, in questa avventura iniziata decisamente in salita, per scelta di chi ha voluto lasciare, senza gentilezza e senza rispetto, l’Italia con una legge elettorale che non permettesse a chi desidera provare a presentare progetti nuovi una concreta possibilità. Ma grazie al lavoro di questa enorme famiglia che è UCDL, grazie alla caparbietà di Avvocato Erich Grimaldi, siamo riusciti ad avere una grande alleanza, fatta di rispetto e condivisione. Ed è per questo che sono felicissima di condividere il cammino con Partito Animalista Italiano e @diecivoltemeglio.
Avanti tutta!

(Valentina Rigano, portavoce di UCDL)

10 Volte Meglio, UCDL Unione per le Cure, i diritti e le libertà, il partito Animalista, insieme per il cambiamento e le libertà.


Un simbolo composito per dare risposte a chi è stanco di promesse, di attese, e ha invece ben chiaro cosa vorrebbe cambiare nel nostro Paese, soprattutto al termine del Governo “dei migliori”, che ha fallito la gestione dell’emergenza da ogni punto di vista. Ultimo “regalo” della “vecchia politica”, una legge elettorale che vuole allontanare dalle elezioni del 25 settembre le nuove realtà, costringendo i rappresentanti dei partiti o movimenti a raccogliere migliaia di firme, nel corso del mese di agosto. Una vera prova di democrazia…


10 volte meglio, partito politico che ha partecipato alle elezioni del 2018 ed ha l’esonero dalle firme, avendo costituito gruppi parlamentari prima del 31 dicembre 2021, data stabilita dal legislatore, insieme agli Animalisti e UCDL hanno già chiari gli obiettivi comuni, primo tra tutti una riforma che non permetta mai più alla democrazia di venire calpestata, aggregando decine di movimenti civici e associazioni in tutta Italia.


Gli avvocati Erich Grimaldi, Enrico Maria Bozza e Cristiano Ceriello, leader dei rispettivi partiti, lanciano una nuova sfida, definendosi il “nuovo vero polo” a tutela dei diritti e delle libertà, invitando tutte le altre forze politiche, che hanno veramente a cuore l’interesse dei cittadini, ad unirsi in un’unica realtà.

Potete seguire la Pagina Facebook per leggere degli aggiornamenti e delle loro proposte elettorali:

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