In molti si chiedono cosa vuol dire, altri non sanno neanche che questo è uno dei punti cardine del Great Reset, nota anche come Agenda 2030.
Guardate questo servizio del TG Rai Friuli Venezia Giulia. In 6 minuti il Prof. Roberto Siagri spiega dove ci vorrebbe portare il sistema senza avere niente di proprietà. Notate anche quante persone perderanno il posto di lavoro in conseguenza a ciò.
Auto e vestiti in “affitto” e nel settore medico…
Scegliete se essere consapevoli e informare più persone possibili oppure dire “tanto non lo possono fare” e farglielo fare indisturbati.
Interessante lo stop al diritto di veto… così, se oggi un paese decide di opporsi all’invio delle sanzioni, attraverso appunto il diritto di veto, in futuro neanche più questo potrà fare.
Il diritto di veto nacque nell’antica Roma con i tribuni della Plebe e i magistrati eletti dalla plebe. I tribuni, allora, potevano esercitare diritto di veto sulle decisioni prese dal senato qualora le ritenessero ingiuste o non idonee.
Il diritto di veto, per esempio, è quello di cui oggi gode il Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Equivale a bloccare ed opporsi a qualsiasi decisione interna al Consiglio e può essere effettuato dai 5 membri permanenti, ovvero i 5 Stati vincitori della Seconda Guerra Mondiale.
Prima pagina di oggi.
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SI AVVICINA IL LATTE PRODOTTO CON LA FERMENTAZIONE: APRIRÀ IN UE L’IMPIANTO PIÙ GRANDE DEL MONDO
Remilk, start up israeliana fondata nel 2019, ha annunciato che, dopo aver raccolto 120 milioni di dollari di capitale di investimento, aprirà la più grande sede di produzione di latte ottenuto con la fermentazione di precisione su un’area di quasi 70mila metri quadrati in Danimarca, a Kalundborg. (Il Fatto Alimentare)
L’ISRAELIANA REMILK APRIRÀ LA STRUTTURA “PIÙ GRANDE DEL MONDO” PER IL LATTE SENZA MUCCA IN DANIMARCA La startup di tecnologia alimentare ha recentemente raccolto 120 milioni di dollari con investitori per sviluppare le sue capacità di produzione. “Stiamo producendo latticini identici ai prodotti a base di latte vaccino, con lo stesso gusto, consistenza, elasticità, scioglievolezza, senza colesterolo e senza lattosio”, ha affermato Wolff. “In pratica abbiamo trasferito l’intero meccanismo di produzione del latte in un microbo unicellulare. ➡️ Non abbiamo bisogno del “resto della mucca” e sicuramente non abbiamo bisogno di spendere risorse nel processo di creazione di un animale di 900 chilogrammi”. Wolff ha anche affermato che “affidarsi agli animali per produrre il nostro cibo non è più SOSTENIBILE . Le implicazioni dell’allevamento di animali sono devastanti per il nostro pianeta”. Il modello di produzione alimentare di Remilk sarà fino a 100 volte più efficiente dal punto di vista del territorio rispetto al sistema caseario esistente, 25 volte più efficiente delle materie prime, 20 volte più efficiente in termini di tempo e 10 volte più efficiente dell’acqua, ha affermato. Nella nuova struttura Remilk produrrà le sue proteine da utilizzare in prodotti come formaggio, yogurt e gelato, “in volumi equivalenti a quelli prodotti da 50.000 mucche ogni anno”, ha affermato l’azienda. La struttura sarà costituita come parte di una rete di eco-villaggi denominata Progetto Symbiosis. (Fonte: Times of Israel)